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Al Dalla Chiesa di Montefiascone un abbraccio vale più di mille like!
Data: 27/05/2023
"Carolina era una ragazza forte, ma si è sentita così perforata da quelle parole che non ha resistito.” con queste parole Paolo Picchio racconta la storia della figlia Carolina, vittima di cyberbullismo che all’età di solo 14 si è tolta la vita nella notte tra il 4 e 5 gennaio 2013.
Il 24 maggio l’IISS Carlo Alberto dalla chiesa di Montefiascone ha avuto l’onore e il privilegio di sentire la testimonianza di Paolo Picchio, presidente onorario della “fondazione Carolina" l’associazione nata per prevenire e trattare casi di Cyberbullismo.
“Io non sapevo come andare avanti, mi sarei potuto chiudere nel mio dolore ma ho deciso di aiutare altri ragazzi come Carolina.” è questa la decisione che prende Paolo dopo la notizia straziante della morte della figlia. "Anche sapere di aver aiutato un solo ragazzo mi da la forza di andare avanti."
La mattinata è iniziata con un colloquio con professori e ambasciatori del bullismo con Picchio e l’associazione dove si è discusso di prevenzione e formazione di noi ragazzi sul Bullismo e Cyberbullismo.Soprattutto delle modalità di insegnamento da adottare per informare noi ragazzi sul tema.
Successivamente tramite una diretta streaming Picchio ha avuto modo di parlare con tutto l’istituto rispondendo alle domande fatte da noi studenti e parlando con grande emozione.
Sono stati toccati molti temi in particolar modo si è parlato a lungo della legge sul Bullismo nata appunto in onore di Carolina, ma anche sull’importanza di essere consapevoli e responsabili sui social, i quali oggi sono parte integrante della nostra vita.
L’omertà, afferma Paolo Picchio, è il male peggiore “Se qualcuno dei ragazzi a quella festa avesse parlato forse mia figlia sarebbe ancora qui con me.” Con queste parole esorta i ragazzi,vittime e non, a parlare e denunciare tutti gli atteggiamenti e comportamenti che potrebbero essere causa di bullismo, di non vergognarsi e di cercare aiuto prima di tutto nelle persone care.
Una delle domande fatte da noi studenti è stata “come fa a trovare il coraggio di parlare di quello che è successo a sua figlia?”
Risponde dicendo che fino a quel momento nessuno sapeva che questo fenomeno esistesse e chi magari lo riconosceva preferiva comunque tacere o far finta di nulla. Qualcuno doveva pur rompere il silenzio. Raccontando la storia della figlia, non solo come vittima ma anche e soprattutto come una ragazza forte e vivace, la mantiene in vita e fa riflettere noi studenti sul peso delle parole. Un peso di cui a volte ci dimentichiamo.
La formazione però non riguarda solo noi studenti ma anche professori e genitori che il pomeriggio del 24 maggio parteciperanno ad un corso formativo per prevenire ma anche soprattutto saper riconoscere ed affrontare al meglio un caso di bullismo. Paolo Picchio afferma che soprattutto i genitori hanno un ruolo fondamentale in queste situazioni, e chiede loro di non sottovalutare la situazione e di tenere bene gli occhi aperti.
Per noi studenti è stato veramente commovente sentir parlare Paolo Picchio, vedere l’amore nei suoi occhi quando parlava della figlia è stata un'emozione indescrivibile e sarà decisamente un momento che non dimenticheremo mai. Porteremo sempre la storia di Carolina nel cuore come insegnamento e come motivazione per fare sempre meglio ed aiutare il prossimo.